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Cavita’ artificiali : grande successo per il Convegno in streaming

Si è svolto il 20 marzo scorso in streming il IX Convegno Nazionale di speleologia in Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. E’ possibile rivedere l’evento sul canale youtube HYPOPA2020 e leggere palinsesto e abstract sulla pagina web dedicata all’evento, mentre sullo speciale di Opera Ipogea saranno pubblicati per intero gli atti.

La Santa eremita che protesse Palermo dalla peste, gli antichi sistemi d’acqua sotterranei di Palermo e la difficile interazione fra l’uomo e l’ambiente carsico siciliano sono stati tra i protagonisti del IX Convegno Nazionale di speleologia in Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana, che si è svolto il 20 marzo scorso in streaming per via telematica, a causa della pandemia di SARS-CoV-2.

Palermo avrebbe dovuto ospitare il meeting scientifico sulle cavità antropogeniche: ipogei realizzati dall’uomo come cave, acquedotti, cisterne pluviali, miniere, ingruttati e qanāt, un patrimonio culturale e “ingegneristico” affascinante e sconosciuto ai più, il cui studio è fondamentale per la progettazione di opere strutturali, al fine di prevenire i dissesti nelle aree urbane, ma anche nell’ambito della riqualificazione del territorio, per la sua valorizzazione in chiave culturale e geoturistica.

La sessione pomeridiana del Convegno si è aperta con una dedica speciale alla città di Palermo, un omaggio alla sua patrona eremita “Santuzza” Rosalia che nel 1624, mentre a Palermo infuriava la peste, indicò la strada per ritrovare le sue reliquie e portarle in processione affinché la città fosse purificata e liberata dal contagio. Gli studiosi Paolo Forti e Massimo Mancini, dopo anni di ricerche d’archivio, hanno presentato le più antiche rappresentazioni geografiche del sottosuolo pubblicate a stampa e da loro recentemente rinvenute: i rilievi topografici delle grotte di Santa Rosalia (al Monte Pellegrino e in Santo Stefano di Quisquina), tracciati dal gesuita Giordano Cascini, biografo della Santa.

Mentre il dottor Pietro Todaro, geologo fra i massimi esperti italiani di sistemi idrici tradizionali, ha presentato i risultati della ricerca condotta negli ultimi quindici anni su vari sistemi cunicolari della tradizione rurale palermitana, realizzati prevalentemente per uso irriguo e diffusi in tutta la Piana di Palermo.

E tanti altri i relatori afferenti al Dipartimento Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo, con contributi relativi ad ipogei siciliani situati nell’area della Piana dei Colli (Palermo), nel Comune di Sutera (Sicilia centrale), e Marsala (Sicilia occidentale), che hanno descritto  il difficile rapporto fra l’uomo e l’ambiente carsico attraverso l’analisi della galleria drenante del Lago Cuba a Serradifalco (Caltanissetta).

Ma il Convegno è stato dedicato  anche alle ricerche effettuate sul territorio nazionale, soprattutto nell’ambito della prevenzione del rischio di dissesti in territorio urbano ed extraurbano, come ad esempio il Progetto Ipodata che dal 2009 ha visto la collaborazione tra la Società Speleologica Italiana e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per la ricerca di siti ipogei artificiali atti ad ospitare sismometri a “larga banda”, nella considerazione che in ipogeo il rumore sismico in generale viene attenuato con conseguente limitazione dei fenomeni di disturbo, consentendo migliori registrazioni dei terremoti.  Di particolare rilievo gli scenari aperti dallo studio delle variazioni climatiche attraverso le analisi geochimica delle acque sotterranee, una ricerca condotta dal geologo siciliano Paolo Madonia e il suo team che, partendo dallo “studio-campione” nell’emissario del lago Albano, ha ampliato il progetto estendendolo al campionamento delle acque sotterranee delle zone a rischio sismico dell’Italia Centrale

E’ possibile rivedere l’evento sul  canale youtube HYPOPA2020 e leggere palinsesto e abstract sulla  pagina web dedicata all’evento, mentre sul doppio speciale della rivista cartacea Opera Ipogea saranno pubblicati per intero gli atti. Per Info sull’abbonamento alla rivista  clicca qui

 

 

 

 

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