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La Società Speleologica Italiana ricorda lo speleologo Franco Utili

Con immenso dolore, la Società Speleologica Italiana annuncia la scomparsa dello speleologo Franco Utili, avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 gennaio 2025. Nato il 10 novembre 1938, Franco ci lascia all’età di 86 anni, a causa di una malattia diagnosticata solo pochi mesi fa.

Franco Utili è stato un pilastro della speleologia italiana, un esploratore appassionato, un educatore instancabile e un uomo che ha dedicato la sua vita alle grotte, alla montagna e alla diffusione della conoscenza. Socio onorario della SSI, per cui è stato nel Consiglio direttivo dal 1970 al 1990; socio onorario anche del Gruppo Speleologico Fiorentino e fondatore negli anni ’70 dello Speleo Club Firenze, Franco ha segnato la storia della speleologia e delle esplorazioni sotterranee.

Lo ricorda con affetto l’amico e compagno di spedizioni Stefano Merilli, socio SSI e tra i fondatori dello Speleo Club Firenze:
«Conosco Franco dal 1968. Ero un ragazzino e guardavo le sue imprese con immensa ammirazione. Nel 1969, Franco organizzò una delle più lunghe spedizioni dell’epoca, 15 giorni, nell’Antro del Corchia, nelle Alpi Apuane. Era come un fratello maggiore per me e per tanti altri. Ha guidato spedizioni straordinarie, come quella a meno mille al Réseau Berger, in Francia, e ha sempre lavorato con dedizione alla didattica. Non era solo speleologo. Si è dedicato anche all’alpinismo: abbiamo viaggiato in Nepal, Perù e Marocco. Ricordo la salita sul Toubkal, nella catena dell’Atlante, a 4.300 metri».

Franco ha lasciato un’impronta indelebile anche con le sue pubblicazioni, tra cui un importante volume dedicato all’Antro del Corchia. Negli ultimi anni si stava dedicando con entusiasmo al progetto di un centro di documentazione speleologica a Levigliani, volto a raccontare l’esplorazione dell’Antro del Corchia, e si preparava a contribuire alle celebrazioni del 2027 per il centenario della fondazione del Gruppo Speleologico Fiorentino.

Tra i suoi innumerevoli contributi, Franco è stato un promotore instancabile della didattica speleologica e della valorizzazione del patrimonio naturale. Oltre alla speleologia, Franco era anche un alpinista e un viaggiatore. L’ultima occasione pubblica in cui ha condiviso il suo entusiasmo e la sua esperienza è stata nel luglio 2024, in Piemonte, dove ha partecipato a un festival della montagna parlando con passione della speleologia.

Con la sua scomparsa, perdiamo non solo uno speleologo eccezionale, ma anche un uomo generoso, un motivatore e un compagno che ha saputo ispirare generazioni di esploratori.

La Società Speleologica Italiana si stringe attorno alla moglie Fosca, alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e amarlo.

Grazie, Franco, per tutto ciò che ci hai insegnato. La tua passione continuerà a illuminarci, come una luce nelle profondità della terra.

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