Dopo la “Campana d’argento” al Cinema Alpi Giulie 2020 a Trieste, assegnatogli il 18 Febbraio il film diretto da Roberto Tronconi “Corchia – La Montagna Vuota” è adesso in selezione ufficiale al 10° Sestriere Film Festival in programma dal 1 al 8 Agosto.
Ben 130 film provenienti da tutto il mondo con produzioni e registi certamente molto più importanti hanno partecipato alla selezione da cui sono state scelte 26 opere ed il documentario sul grande sistema carsico del Monte Corchia, è tra questi.
Il Film sarà proiettato nell’ambito della manifestazione la sera del 2 Agosto a partire dalle ore 21,00 e, anche se non sarà come essere di fronte ad un grande schermo, potrà comunque essere seguito in streaming sul canale Youtube di “Montagna Italia”, Associazione promotrice dell’importante rassegna internazionale delle produzioni cinematografiche dedicate alle “terre alte”.
La SSI ha patrocinato il film diretto da Roberto Tronconi, patrocinato dalla Provincia di Lucca, Comune di Stazzema e Federazione Speleologica Toscana.
Il film “Corchia – La Montagna Vuota” è un viaggio dentro quello che a ragione viene considerato uno dei “massimi” sistemi carsici d’Europa, dove per 180 anni si sono avvicendate generazioni di speleologi giunti da tutto il mondo con l’intento di svelarne i più reconditi segreti e di comprenderne la vastità.
La prima traccia documentale delle esplorazioni della Buca di Eolo o “Ventajola”, nome con cui era conosciuto allora l’Antro del Corchia, risalgono al lontano 1840 ad opera dell’Ing. Angelo Simi e di suo Figlio.
Ma è soltanto nel 1960 che viene raggiunto per la prima volta il fondo del complesso carsico con una spedizione congiunta dello SCM e GSB (Speleo Club Milano e Gruppo Speleologico Bolognese).
Tempi assai lontani, ma incredibilmente uno dei protagonisti di quella memorabile impresa , oggi ancora in vita, accompagna lo spettatore con il suo racconto rievocativo mentre scorrono le affascinanti immagini del Fiume E. Vidal.
Il film “Corchia – La Montagna Vuota” non vuole essere soltanto il ricordo di ciò che in quegli anni di fervore ebbe a significare l’esplorazione dell’Antro del Corchia con le sistematiche spedizioni di ricerca da parte del Gruppo Speleologico Fiorentino e non solo, ma vuole porre anche un interrogativo su ciò che oggi sia diventato “fare” speleologia.
E’ infatti Andrea Gobetti, noto scrittore e speleologo, protagonista delle esplorazioni dell’Abisso C. Fighiera, una delle pagine più belle e affascinanti della storia di questo complesso sistema ipogeo ad addentrarsi nel tema e a porre sul tavolo la questione di cosa significhi oggi essere speleologo.
Andrea Gobetti come al solito, irriverente e sferzante, disamina la questione saliente del perché l’uomo scenda nelle viscere della terra e da essa ne venga attratto: la sete eterna di conoscenza, la voglia di sapere che l’uomo ha di fronte a questi vuoti immensi che incontra nel suo “vagare” dentro il Monte Corchia, obbliga lo spettatore a riflettere sul significato interiore e filosofico del concetto di “Montagna Vuota”, una fitta ed intricatissima rete di gallerie e pozzi che si articola nel cuore della montagna per uno sviluppo inimmaginabile di 70 Km ed oltre, fino ed una profondità di – 1187 mt., tale da costituire un unicum geologico planetario.
Il film oltre a mostrare le immagini di questo strabiliante complesso carsico di notevole interesse naturalistico è una raccolta documentale di quei momenti storici unici e di quelle memorabili imprese, tale da rappresentare un importante contributo alla conoscenza nonché valorizzazione del Monte Corchia sulle Alpi Apuane e del suo comprensorio.