Da Bologna, un appello alla comunità speleologica:
Il Museo di Speleologia Luigi Fantini (MuS) del gruppo speleologico GSB-USB di Bologna, https://www.gsb-usb.it/site/il-museo-luigi-fantini/ si è affermato in questi anni come un punto di riferimento per la conservazione delle attrezzature speleologiche utilizzate dagli anni ’30 ad oggi come caschi, tute, cinturoni, bombole al carburo, materiali da rilievo, impianti di illuminazione, ecc..
Si tratta di oggetti spesso unici in quanto autocostruiti o modificati allo scopo da generazioni di speleologi.
Tutti i nostri materiali sono catalogati e in parte visibili mediante il tour virtuale del Museo.https://www.gsb-usb.it/visita_virtuale_al_museo/
Un importante riscontro dell’utilità di quanto conservato nel MuS lo abbiamo avuto in occasione del festival di Venezia 2021 quando abbiamo fornito alla produzione del film in Concorso “Il Buco” del regista Frammartino ben 7 attrezzature complete al cast del film, permettendo al regista e agli attori di sfilare sul red carpet con le attrezzature speleologiche d’epoca. Queste attrezzature sono state scelte dalla produzione del film mediante il tour virtuale, quindi da remoto, a riprova dell’utilità dell’investimento effettuato dal GSB-USB sulla moderna musealizzazione del patrimonio storico in nostro possesso. Da ultimo volevamo segnalare che altre attrezzature storiche sono state prestate per la mostra SSI che si terrà presso il Museo Cappellini all’Università di Bologna su grotte e carsismo (Gutta Cavat Lapidem, Settembre 2021-Gennaio 2022).
APPELLO a tutti gli speleologi
Al fine di rinforzare le dotazioni del MuS per renderle sempre più rispondenti alle richieste di un vasto pubblico e soprattutto per preservare i tanti e variegati materiali che i vari Gruppi o singoli speleologi hanno costruito e conservato nel tempo, chiediamo di divulgare il presente appello a tutti i gruppi speleologici affinchè facciano dono o diano in comodato gratuito al MuS i materiali storici non più utilizzati (ci interessano anche quelli di pochi anni fa) al fine di salvarli dall’oblio.
La donazione o il prestito verrà certificato e il donatore verrà esplicitamente citato nel catalogo.
Sarà un modo utile per valorizzare anche gli oggetti più strani e dare un riconoscimento ai loro inventori.
Il direttore del Museo di Speleologia L.Fantini
Paolo Forti
Il responsabile del MuS
Nevio Preti