Cari amici, se digitate http://cleanupthedark.org/ su internet, di fronte a voi si aprirà il primo registro internazionale delle grotte inquinate! Sebbene sia ancora agli inizi, attraverso una collaborazione aperta vogliamo creare un ampio elenco di siti sotterranei in pericolo in tutta Europa. Come speleologi, siamo profondamente consapevoli dell’importanza di preservare habitat carsici incontaminati, ma il pubblico è in gran parte ignaro della ricchezza che si nasconde sottoterra. Le questioni che noi abbiamo a cuore non sempre raggiungono i media media mainstream e sono lontane dal centro dell’interesse politico. Attraverso il progetto Clean Up the Dark vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’inquinamento delle grotte, al fine di educare e promuovere l’azione, con l’ambizione di innescare il cambiamento nelle politiche ambientali in materia di protezione del carsismo.
Ad oggi, il database Clean Up the Dark include tre set di dati nazionali. Disponiamo anche dei dati sui siti puliti in modo da poter comprendere meglio l’entità del problema e tenere traccia dei nostri progressi nella gestione di ciò che ancora ci attende. La Croazia e la Slovenia dimostrano chiaramente le proporzioni dell’inquinamento nella regione dinarica, che è ampiamente considerata una culla della scienza carsica e un punto caldo della biodiversità.
I risultati italiani raccontano la storia di una lunga tradizione di pulizia delle grotte, organizzata dalla SSI con le comunità speleologiche locali e costituisce un grande esempio a livello internazionale. Sfortunatamente, i dati non sono esaustivi per molte grotte d’Italia che in gran parte non sono ancora monitorate, quindi l’entità del problema deve ancora essere scoperta …
Sappiamo tutti che c’è un problema, ma con un po’ di tempo e fiducia, possiamo iniziare a risolverlo insieme. Puliamo il buio!
(Ferdinando di Donna)
