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IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali – Invio Abstract entro il 15 Ottobre 2019

Grazie allo sforzo congiunto degli speleologi italiani, l’attività di ricerca condotta nel nostro Paese nell’ambito dei Beni Culturali rappresenta un imprescindibile punto di riferimento nel mondo, ed è ritenuta decisiva per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ipogeo di interesse storico e archeologico. Tutti coloro che svolgono attività di esplorazione, ricerca e documentazione nel campo degli ipogei artificiali, sono invitati a prendere parte attiva al IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali, che si svolgerà dal 19 al 22 Marzo 2020 a Palermo, presso il Museo di Geologia “G. G. Gemmellaro.

Gli autori interessati a presentare un contributo sono invitati a sottomettere un abstract in italiano ed inglese inviandoli, insieme al template e al modulo predisposti, all’indirizzo hypopa2020@gmail.com entro il 30 Settembre 2019 15 ottobre 2019. I contributi, inediti, dovranno riguardare i risultati conclusivi o preliminari degli studi condotti in cavità artificiali, come di seguito definite: opere sotterranee di interesse storico, archeologico, geologico, antropologico, realizzate dall’uomo o riadattate alle proprie necessità, classificate per epoca, tecnica di realizzazione e destinazione d’uso (funzione).

Tutti i contributi accettati saranno inseriti per esteso negli atti, indipendentemente dalla modalità di presentazione (orale o poster) e saranno pubblicati sulla rivista Opera Ipogea ‐ Journal of Speleology in Artificial Cavities.

Nella giornata conclusiva del 22 Marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, sarà riservata una specifica sessione alle opere idrauliche antiche, con particolare riguardo ai sistemi di raccolta delle acque meteoriche (pioggia e neve). L’obiettivo per lo sviluppo sostenibile 6 delle Nazioni Unite specifica: “Acqua per tutti entro il 2030 senza lasciare indietro nessuno”. Ma in realtà miliardi di persone vivono ancora senza avere accesso all’acqua, risorsa dalla quale dipendono il futuro del nostro pianeta e la nostra stessa sopravvivenza. È quindi un bene da preservare poiché è legata direttamente alla nostra vita. Il ricorso alla conservazione e all’utilizzo della risorsa naturale dell’acqua piovana ha svolto un ruolo importante nell’approvvigionamento idrico delle città, nel passato come oggi, configurandosi come strumento per la sostenibilità delle risorse idriche. La Società Speleologica Italiana è impegnata da molti anni nella tutela delle acque carsiche con il progetto “L’acqua che berremo” e la Commissione Nazionale Cavità Artificiali ha prodotto dei censimenti tematici legati al tema, quali la Carta degli Antichi Acquedotti (sotterranei) e il Censimento delle opere artificiali di regimazione dei bacini endoreici (emissari sotterranei).

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