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Documentario “Beppo” Lo scienziato Speleologo

Regia di Roberto Tronconi

Mercoledì 27 settembre ore 21 – Aula magna del Dipartimento di Fisica, Università di Bologna, Via Irnerio 46

Notte Europea dei Ricercatori

La Società Speleologica Italiana patrocina “Beppo”, video documentario sulla storia di Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini, detto “Beppo” uno degli Uomini della Pierre Saint Martin.

Ricordare gli uomini che hanno fatto grande l’Italia e a maggior ragione se in qualche modo figli della nostra terra …è un dovere!
Avere perciò una visione condivisa di quello che sono state le cose ritengo sia di estrema importanza, perché è così che noi costruiamo la nostra identità.
Sappiamo che la memoria è fondamentale per immaginarci il futuro.
A differenza del ricordo non rappresenta solo un’immagine di qualcosa che è stato, ma ne fissa nell’umanità l’idea, generando cultura, conoscenza e alimentando riflessione. Il nemico principale della cultura è la facilità con cui si può perdere, con la quale può essere messa da parte e l’assenza di cultura genera impoverimento di idee, imbarbarimento, violenza.
Non dimenticare è il dovere di tutti noi.
Una risorsa preziosa, che però si consuma lentamente, come una fiaccola che passa di mano in mano.
Per questo dobbiamo essere ben consapevoli che la memoria vive solo perché si riproduce, si rielabora, attraverso il dialogo tra generazioni; anche attraverso forme inedite e nuove tecnologie.
Abbiamo bisogno di sentirci raccontare delle storie.
Quelle che i testimoni, ormai sempre meno numerosi, ci hanno raccontato con saggezza e talvolta con dolore.

Chi era “Beppo”

Nato a Fossombrone il 5 dicembre 1907, figlio di Augusto Raffaele, professore ordinario di Fisica all’Università di Genova, Giuseppe Occhialini è stato uno dei più importanti fisici italiani della seconda metà del Novecento. Nel 1917 si trasferisce a Firenze dove studia, laureandosi in fisica nel 1929. Negli anni che seguono (dal 1930 al 1937) entra a far parte del gruppo di ricercatori divenuti famosi come “i giovani di Arcetri”, nell’Istituto di Fisica dell’Università di Firenze. Conduce studi sui raggi cosmici, uno dei padri della fisica moderna, scopritore del positrone e del pione vincitore di numerosi premi e riconoscimenti internazionali a cui per ben due volte fu negato il Premio Nobel, … erano gli

anni del Maccartismo e lui non nascondeva le sue simpatie per il Partito Comunista. Creò il “Gruppo Spazio”, così detto perché conduceva le osservazioni con palloni stratosferici e successivamente con razzi ed infine con satelliti artificiali. È anche attraverso queste attività che l’Italia e Milano acquisiscono posizioni di eccellenza nel campo dell’Astrofisica delle Alte Energie e più in particolare dell’Astronomia a Raggi X e Gamma. Fu inoltre protagonista nello sviluppo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e dell’ESRO (European Space Research Organization) è da considerarsi un dei padri fondatori dell’European Space Agency (ESA), l’Agenzia Spaziale Europea. Sviluppò per essa il progetto COS-B che fornì una mappa del cielo nella zona della radiazione gamma. Alla fine degli anni ’60 il Gruppo Spazio diventò l’Istituto di Fisica Cosmica e Tecnologie Relative del CNR, e Occhialini ne fu il Direttore. Nel 2002 con la riforma del CNR l’Istituto diventerà IASFMilano e successivamente, nel 2005 sarà incorporato nell’INAF. Grande appassionato di montagna, ma soprattutto di speleologia, figura di primo piano nella speleologia mondiale del ‘900. Con il Gruppo Speleologico Fiorentino del CAI nel 1931, discende l’Abisso Revel nella Vetricia in Apuane. Allora la più profonda voragine al mondo, una verticale unica di 316 metri. E’ però nel 1934 che assieme ad altri amici speleologi ed esimi accademici raggiunge il Lago Terminale nell’Antro del Corchia ad una profondità di 534 metri, stabilendo il record come grotta più profonda al mondo.

Nel dopo guerra e nei primissimi anni ‘50 sempre assieme ad altri amici e colleghi scienziati conducono le esplorazioni di ricerca nei Pirenei Atlantici ed in particolare sul Col de La Pierre Saint Martin dove nel 1951, assieme a Georges Lepineux, quando tutti gli altri hanno lasciato il campo estivo, scoprono l’ingresso di quella che diventerà la famosa Pierre Saint Martin.

Nel 1952 la tragedia della morte dell’amico Marcel Lubens segnerà profondamente lo scienziato che si allontanerà dall’attività speleologica, ma oramai divenuto famoso come uno degli “Uomini della Pierre Saint Martin”.

Muore a Parigi nel 1993 il 30 Dicembre.

Concetto

Il documentario vuole ricordare la figura di “Beppo” Occhialini a 30 anni dalla sua scomparsa come scienziato e come speleologo. Attraverso le testimonianze ed i racconti di chi l’ha conosciuto in prima persona si vuole ricostruire la figura di grande scienziato e lo spessore umano dalle indubbie doti di grande esploratore, troppo spesso dimenticato, se non addirittura ignorato dalle giovani generazioni di fisici e speleologi.

Il regista

Roberto Tronconi, nato a Roccastrada (GR) il 7 aprile 1958, Speleologo documentarista già esploratore di importanti sistemi ipogei italiani e non.

  • Corchia – La Montagna Vuota – 2019, Documentario – La storia dell’esplorazioni di uno dei più grandi complessi carsici italiani. Vincitore della Campana d’Argento 2020 ad Alpi Giulie cinema di Trieste. Nomination: Sestriere Film Festival 2020, Proprad (Slovacchia) Film Festival Cinema di Montagna 2020, 6a Nit de la Itmage Subterranea 2023 a Barcellona (Spagna)
  • La Tomba – 2022, Documentario – Importante sito ipogeo della Val di Farma (Sito Natura 2000) in provincia di Grosseto in un contesto paesaggistico e naturalistico ad alto valore scientifico. Patrocinato dall’alto Comando dell’Arma dei Carabinieri
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