La Società Speleologica Italiana ha autorizzato la traduzione del suo manuale di speleologia “Appunti di Tecnica” in lingua macedone e albanese. Un’azione che rientra in un più ampio progetto realizzato dal team di Persephone Esplorazioni in Macedonia del Nord e promosso dall’ ONU tramite lo UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo). Il resoconto di Daniele Ferranti
Il team di Persephone Esplorazioni, associazione italiana nata con lo scopo di promuovere, documentare e divulgare esplorazioni geografiche e studi multidisciplinari di natura speleologica, ha negli ultimi anni concentrato gran parte della propria attività in un progetto svolto nella Repubblica di Macedonia del Nord. Nel 2016 ciò ha contribuito alla costituzione, nel territorio di Gostivar, del gruppo speleologico Korabi Speleological Club, il primo gruppo speleologico in questa area ad ovest del Paese, popolata principalmente da macedoni-albanesi.
L’eccezionale collaborazione ed amicizia nata con i ragazzi del Korabi Club ha reso possibile la scoperta e la documentazione di numerose nuove grotte in differenti aree del territorio macedone. La sinergia tra il gruppo Persephone Esplorazioni, il Korabi Club, la popolazione e le autorità locali ha portato nel 2018 alla partecipazione ad un importante progetto internazionale promosso dal Ministero dell’Ambiente Macedone, e rientrante nel Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP – United Nations Development Programme).
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea con fondi stanziati per lo sviluppo e la tutela di aree naturali di particolare interesse, è stato realizzato nell’ambito di un programma di interventi governativi per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali e la tutela di geo-siti e parchi della Macedonia. Obiettivi principali del progetto nominato: “Empowering local actors to explore, researc and conserve natural heritage of Cave Ubavica” sono stati lo studio e la messa in atto di azioni a favore di tutela e valorizzazione sostenibile della grotta di Ubavica, situata nei pressi del villaggio di Gjonovica (Gostivar).
In un anno di attività e campionamenti, grazie all’ aiuto di specialisti del nostro team e di laboratori universitari di ricerca italiani, è stata studiata la biodiversità presente nella grotta e sono stati analizzati parametri fisico-chimici dell’ambiente ipogeo, rocce e minerali, al fine di comporre un piccolo catalogo del materiale geologico presente nella cavità. È stato realizzato anche un rilievo 3D a mezzo di laser scanner e, dai dati ottenuti da esso, elaborato un Virtual -Tour utilizzabile per attività didattiche con disabili o persone impossibilitate all’ accesso in grotta, al fine di poter mostrare loro come si presenta la grotta di Ubavica e da quali elementi e “protagonisti” essa è animata.
Tutto questo materiale verrà utilizzato per gestire al meglio il delicato habitat che caratterizza la grotta e verrà raccolto in una piccola pubblicazione utile per attività di educazione ambientale. Il progetto prevede infatti anche la realizzazione di un laboratorio didattico permanente a Vrutok; parte dei finanziamenti ottenuti sono stati utilizzati per la risistemazione di vecchi locali di proprietà del comune di Gostivar che, abbandonati e caduti in disuso, stavano marcendo. Oggi ripuliti e riattrezzati sono divenuti un “Centro di Speleologia” permanente dove poter svolgere attività di formazione e didattica su tematiche ambientali. In esso verranno realizzate iniziative rivolte principalmente a bambini e ragazzi, nelle quali la grotta verrà utilizzata come mezzo per proporre esperienze che contribuiscano alla formazione di una coscienza collettiva più profonda dell’ambiente che ci circonda e dei delicati equilibri che lo determinano.
Nel centro verrà inoltre svolta dai ragazzi del Korabi Club attività di formazione e di introduzione alla attività speleologica, al fine di potenziare tale disciplina nel territorio macedone e poter garantire una miglior tutela della grotta studiata e del patrimonio carsico ed ambientale in genere. Una delle azioni messe in atto per raggiungere tale obiettivo e facilitare il loro compito, è stata la traduzione in lingua Albanese e Macedone delle 168 pagine del manuale di speleologia della Società Speleologica Italiana “Appunti di Tecnica”. Parte del finanziamento, infatti, è stata utilizzata per tradurre e stampare alcune copie del libro, ottenendo così uno strumento senz’ altro utile per i gruppi speleologici macedoni e per coloro che vorranno avvicinarsi a questa attività.