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“La Città Sottosopra, dall’analisi alla valorizzazione degli ipogei”

 

25 maggio 2018, Aversa (CE)

Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria Università della Campania L. Vanvitelli

Real Casa dell’Annunziata via Roma 29, Aversa (CE).

relazione di Ivana Guidone Catasto Cavità Artificiali FSC

Il convegno è stato organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli di Aversa (CE) in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Campania nonché patrocinato da: Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), Federazione Speleologica Campana (FSC) e Società Speleologica Italiana (SSI).
L’evento è stato squisitamente divulgativo e verteva sullo studio della cavità artificiali nella regione Campania presentando esempi di studio, recupero e valorizzazione degli stessi.
Il Dipartimento, nella persona della dott.a Daniela Ruperti, sente tutt’ora l’esigenza di far luce sul rischio cavità della nostra regione focalizzandosi sull’importanza di far conoscere alla “società civile” locale le ricchezze, le problematiche e le potenzialità culturali dei diversi ipogei artificiali campani.
A tale scopo, sotto suggerimento del dott. Mario Parise, hanno ritenuto opportuno coinvolgere le associazioni e gli enti che studiano le cavità della zona, tra cui appunto la FSC, chiedendo espressamente di esporre i diversi metodi di esplorazione e di documentazione. In particolar modo la sottoscritta è stata invitata quale responsabile del catasto speleologico di CA della Federazione Speleologica Campana chiedendole di presentare il metodo di studio e di documentazione che la speleologia locale ha portato avanti negli anni; a tale scopo si è ritenuto opportuno allargare l’invito anche ad altri speleologi campani.
Gli interventi sono stati numerosi ed eterogenei, provenienti sia dal mondo accademico sia associazionistico. Si allega  locandina con titoli interventi e nomi autori.
In particolare, la FSC ha promosso le seguenti presentazioni:

Il patrimonio ipogeo di origine antropica e i catasti speleologici, a cura di I. Guidone, curatrice CAFSC:
Si è ritenuto necessario presentare in sintesi la realtà speleologica italiana a livello nazionale e regionale (chi siamo e cosa facciamo); si è continuato con una breve carrellata sul metodo di classificazione degli ipogei individuata dalla CNCA negli anni passati e applicata alla scheda catastale SSI; si è raccontato come funziona un catasto speleologico, quali sono i parametri di riferimenti che rendono una cavità catastabile o meno e si è concluso auspicando una collaborazione futura tra gli enti
e le associazioni che si occupano di studio, tutela e valorizzazione delle cavità.

Ricerca speleologica e antichi acquedotti sotterranei-Gli acquedotti dimenticati in Campania, a cura di Sossio Del Prete, CNCA, SSI: è stato presentato lo stato dell’arte della ricerca sugli antichi acquedotti ipogei della Campania con particolare riguardo per quelle che, solo in ragione dei loro sviluppi planimetrici, vengono considerate le opere idrauliche minori. Si tratta di acquedotti antichi risalenti a varie epoche storiche e variamente diffusi sul territorio regionale che solo le ricerche speleologiche sono state in grado di documentare nel dettaglio e riportare all’attenzione delle comunità locali, evidenziando la valenza ecologica, storica e socio-culturale di queste opere cadute nell’oblio.

L’esplorazione dell’acquedotto Giove-Fontanelle a Caserta, a cura di Alfredo Massimilla, GS CAI NA: si è presentata l’attività di ricerca sull’acquedotto Giove-Fontanelle (1750-1755) e suo prolungamento (1792-1797). L’attività si è svolta dal Febbraio 2016 e si è protratta fino al 2018, affiancando alle esplorazioni speleologiche un’approfondita ricerca storico-archivistica. Il gruppo di lavoro ha eseguito i rilievi di più di 1250 m di condotti ipogei, oltre ad estesa documentazione
fotografica. La presentazione dei risultati è avvenuta attraverso l’organizzazione di conferenze pubbliche gratuite e la pubblicazione di due articoli scientifici (Massimilla A. et al. 2017,
Primi risultati esplorativi sull’acquedotto Giove-Fontanelle e S. Elmo tra le frazioni di Pozzovetere e Casola, Caserta, in Atti III Convegno Regionale di Speleologia, Napoli 2-4 Giugno 2017 pp. 181-190; Massimilla A. et al. 2017, L’acquedotto Giove-Fontanelle (Caserta, Campania), in Opera IpogeaJournal of speleology in artificial cavities, 1, SSI, pp.3-38)

I bunker militari di Cuma: dalla ricerca speleologica ad una possibile valorizzazione, a cura di I. Guidone, curatrice CA – FSC: si è presentata l’attività speleologica che il catasto cavità artificiali della FSC ha condotto per due anni nei bunker militari del Cuma (Pozzuoli, NA). Tale attività è iniziata con l’esplorazione di ipogei editi e inediti (Guidone I. et al. 2016. Le cavità militari del monte di Cuma (Campania, Italia), in Opera Ipogea Journal of Speleology in Artificial Cavities 1/2016, pp. 15-26),
la relativa documentazione topografica e fotografica, la messa a catasto con schede descrittive e infine l’organizzazione di due appuntamenti di Puliamo il Buio nel 2013 e nel 2016 che ha mosso la Soprintendenza a chiedere fondi europei per la loro
valorizzazione.

Più che un convegno questo evento può essere definito una “tavola rotonda”, un confronto tra enti e associazioni sui diversi approcci di studio, di recupero e di valorizzazione. Non sono state previste pubblicazioni e nè ticket d’ingresso proprio per incoraggiare la comunità civile locale a partecipare come uditori alle presentazioni, come infatti ha fatto qualche rappresentante dell’Amministrazione pubblica locale (assessori) tra cui il Comune di Caserta, di Aversa e Cesa.

Conclusioni

Le presentazioni degli speleologi sono state sinceramente apprezzate e si è colta una grande curiosità nei confronti del mondo speleologico e del peculiare metodo di indagine applicato.
La dott.a Ruperti ha espresso una schietta volontà di continuare la collaborazione in un futuro prossimo, auspicando per tutti una maggior consapevolezza del patrimonio ipogeo che caratterizza quest’area della regione Campana.
Si ringrazia la Federazione Speleologica Campana e la Società Speleologica Italiana per il patrocinio concesso.

 

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