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La Società Speleologica Italiana presenta il coleottero pugliese Italodytes stammeri. “Il Palombaro Italiano di Stammer” eletto Animale di Grotta dell’Anno 2021

Invisibili ai più, ciechi, depigmentati, con metabolismo lento, corpi allungati e numerose appendici ma altamente specializzati, i coleotteri di grotta svolgono un’importantissima funzione per l’ecosistema sotterraneo e possono fungere da indicatori della salute ambientale e dei cambiamenti climatici.

Nell’Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo, la Società Speleologica Italiana (SSI) celebra la giornata mondiale della biodiversità con il coleottero troglobio l’Italodytes stammeri, anche chiamato “il palombaro italiano di Stammer” per la sua caratteristica forma a palloncino che gli consente di immagazzinare aria umida per vivere anche nelle zone secche della grotta. Diverse iniziative online e in situ si svolgeranno questo weekend a Castellana Grotte, habitat di elezione di questo insetto.

Castellana Grotte, 22 maggio 2021 – Invisibili ai più, ciechi, depigmentati, con metabolismo lento, corpi allungati e numerose appendici ma altamente specializzati, i coleotteri che abitano le grotte svolgono un’importantissima funzione per l’intero ecosistema e possono fungere da indicatori della salute ambientale e dei cambiamenti climatici.

Nell’anno Internazionale delle grotte e del Carsismo, a scegliere l’Animale di Grotta 2021 è stata per prima la UIS – International Union of Speleology, che ha deciso di designare come Animale di grotta dell’Anno 2021 il coleottero di grotta, così da consentire ai singoli Paesi di eleggere una specie endemica appartenente a questo ordine, e divulgare informazioni scientifiche e curiosità su un organismo che caratterizza il sottosuolo del proprio territorio. L’obiettivo è per tutte le Nazioni lo stesso: sensibilizzare il grande pubblico, i giovanissimi e le istituzioni, sull’importanza degli ecosistemi sotterranei e della loro biodiversità, nonché l’urgenza di azioni di ricerca e protezione in questo campo di estremo interesse scientifico ed ambientale. La Società Speleologica Italiana ha dunque scelto quest’anno di concentrarsi sull’Italodytes stammeri, un coleottero carabide troglobio endemico della Puglia centro-meridionale e della Basilicata orientale:  “L’Italia è uno dei Paesi europei con la maggior ricchezza di fauna cavernicola, la Puglia è uno straordinario esempio di questa biodiversità perché ospita almeno 45 specie di animali troglobi, ovvero che hanno come habitat esclusivo le grotte, e che sono endemiche delle regione, infatti si possono trovare soltanto qui. L’Italodytes stammeri è una di queste specie, fu scoperta ormai quasi un secolo fa e per la sua sensibilità alle variazioni microclimatiche, può essere un ottimo indicatore di stabilità e condizioni di conservazione dell’ambiente sotterraneo. Per questo abbiamo deciso di avviarne il censimento partendo dalle Grotte di Castellana in cui sono stati trovati numerosi esemplari  –  spiega il biospeleologo Giovanni Ragone del Gruppo Puglia Grotte socio della SSI, uno dei responsabili del nuovo progetto di monitoraggio – Non dimentichiamoci che la biodiversità, anche laddove è invisibile e pare non connessa direttamente a noi è in realtà fondamentale per la nostra sopravvivenza, e quella così specializzata delle caverne è utile a misurare lo stato di salute del pianeta.”

Un fine settimana intenso per celebrare la Giornata Mondiale della Biodiversità che vedrà coinvolti Grotte di Castellana, Gruppo Puglia Grotte, Società Speleologica Italiana, WWF Levante Adriatico, WWF YOUng, in collaborazione con Associazione Grotte Turistiche Italiane e con il patrocinio del Comune di Castellana Grotte, in alcune iniziative online e presso il sito carsico, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulle attività di ricerca e protezione della biodiversità minacciata in ambiente ipogeo e raccontare le indagini biospeleologiche nei rami laterali non turistici del sito castellanese. Coloro che visiteranno il sito carsico fra sabato 22 e domenica 23 maggio dalle ore 9:00 alle 18:00, potranno approfittare dell’occasione per scoprire qualcosa in più sulle grotte, sul loro ecosistema e sull’importante monitoraggio dell’Animale di grotta dell’anno, grazie ai corner didattici di approfondimento posizionati dentro e fuori le caverne. Contemporaneamente sarà possibile approfondire le tematiche anche online grazie ad alcuni video pubblicati sui canali Facebook e YouTube delle Grotte di Castellana, dove sabato 22 alle ore 17:30 sarà anche trasmessa in diretta una presentazione del progetto di monitoraggio.

 

ANIMALE DI GROTTA 2021 – Italodytes stammeri (“Il Palombaro Italiano di Stammer”)

L’Italodytes stammeri è un Coleottero Carabide endemico della Puglia centro-meridionale e della Basilicata orientale e fu scoperto nel 1937 dal prof. Hans Jürgen Stammer, zoologo e professore alla Università di Breslavia. Quella dei Carabidi è una grande famiglia di Coleotteri che annovera più di 40,000 specie in tutto il mondo, più di1.300 solo in Italia, di cui 236 troglobie (che vivono esclusivamente in grotta).

Questi insetti le cui dimensioni medie, misurate dall’apice della mandibola all’estremità delle elitre, sono comprese tra 4,5 e 4,7 mm, sono dotati di sei zampe, un paio di antenne e quattro ali, di cui solo le due posteriori adatte al volo mentre quelle anteriori, chiamate elitre, sono dure e spesse e fungono da riparo e protezione dai predatori. Alcuni di questi Coleotteri, che possono essere acquatici o di terra, frequentano abitualmente le profondità della terra e le sue grotte, altri invece hanno fatto delle grotte il proprio habitat stabile, modificando le loro caratteristiche per rispondere all’ambiente sotterraneo. I coleotteri sotterranei italiani appartengono a quattro tribù: Clivinini, Trechini, Sfodrini e Molopini. I più numerosi sono i Trechini mentre tra i Clivinini incontriamo solo l’Italodytes stammeri: unica specie del genere Italodytes.

Una sua caratteristica è lo sviluppo notevole della superficie addominale e delle elitre che assumono un aspetto globoso. Ne consegue una forma a palloncino che corrisponde ad una camera respiratoria dove immagazzinare l’aria umida necessaria alla respirazione in zone secche della grotta. Questa modalità estetico-funzionale giustifica in pieno il nome scientifico dato a questo Carabide: “il palombaro italiano dedicato a Stammer”. Data la riduzione degli apparati respiratori, infatti, la respirazione avviene tramite la superficie tergale dell’addome che si trova sotto le elitre rigonfie. Sebbene la biologia dell’Italodytes stammeri non sia ancora perfettamente conosciuta, è tuttavia evidente che predilige ambienti con temperatura compresa tra 13 e 17 °C ed elevata umidità relativa, e quando l’umidità diminuisce sembra che si sposti nelle fessure o in zone più umide della grotta. L’ elevata sensibilità di questo animale alle variazioni delle condizioni ambientali potrebbero renderlo un ideale indicatore delle alterazioni climatiche della grotta.

È in massima parte un predatore e si nutre di Collemboli, Pseudoscorpioni, Acari, Crostacei, larve di Ditteri e muffe, anche se qualche volta è stato trovato su esche vegetali. Alcuni studi hanno evidenziato una porzione intestinale dilatata che favorirebbe l’ingestione di una grande quantità di cibo consentendo così di sfruttare al massimo le irregolari risorse alimentari.

L’Italia viene divisa comunemente in 7 province biogeografiche, ossia zone caratterizzate da una certa omogeneità nei popolamenti ipogei. La Puglia è l’unica regione dove l’area biogeografica coincide con quella amministrativa. La sua omogeneità di popolamento e la ricchezza di elementi specializzati sono dovute a vari fattori tra cui l’antichità del fenomeno carsico e l’origine geologica di questo territorio che apparteneva ad una microzolla distinta da quelle che hanno dato origine al resto dell’Italia.

Per maggiori info: https://animalidigrotta.speleo.it/;

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