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La SSI al “Man and Karst 2019”

Nelle suggestive sale del castello di Donnafugata a Ragusa, si è svolta a fine giugno la Conferenza Scientifica Internazionale “Man and Karst 2019”, con la partecipazione di oltre 100 esperti, fra accademici, ricercatori e speleologi, provenienti da diversi parti del mondo. Tanti i temi discussi, dalla geomorfologia carsica e i rischi geologici legati ai vuoti ipogei, passando per l’idrogeologia e la tutela delle acque carsiche, la valorizzazione dei geositi, fino al ruolo che gli speleologi possono giocare nella conservazione e tutela delle cavità.  L’articolo di Ferdinando Didonna e Rosario Ruggieri

Si è svolto dal 24 al 26 giugno 2019, nelle suggestive sale del castello di Donnafugata a Ragusa, l’edizione di quest’anno della la Conferenza scientifica “Man and Karst”, uno dei più qualificati appuntamenti scientifici internazionali nell’ambito delle ricerche condotte sul carsismo, che ogni anno si svolge in una nazione diversa del Mediterraneo, su mandato di un Comitato Internazionale all’uopo istituito. 

Il meeting internazionale, è stato un’occasione di confronto, condivisione e discussione su diverse tematiche suddivise in 6 sessioni: la geomorfologia carsica, la geologia in relazione ai rischi legati alla presenza di vuoti ipogei, l’idrogeologia e la tutela delle acque carsiche, la valorizzazione e fruizione dei Geositi carsici, ed in particolare l’attività speleologica e la conservazione delle cavità preseduta da Ferdinando Didonna della SSI e Pietro Di Stefano dell’Università di Palermo, gli aspetti archeologici e paleontologici in ambienti carsici presieduta da Rosario Ruggieri della IAH – Karst Commission e Jim LaMoreaux della Springer.

Sono stati affrontati vari aspetti della relazione uomo e Carso, ed in particolar modo i rapporti fra i territori carsici e le comunità che ivi dimorano, soprattutto ciò che concerne le problematiche di salvaguardia delle valenze carsiche presenti, della loro possibile fruizione a impatto minimo in chiave turistica, della messa in valore degli aspetti culturali e/o paesaggistici aggiunti, e non ultimo, le nuove tecniche e studi di protezione e monitoraggio degli impatti che determinate attività antropiche, non regolamentate, possano avere sulla qualità delle acque carsiche utilizzate per il consumo umano.

Ferdinando Didonna ha presentato l’evoluzione del progetto “Puliamo il Buio” con una rassegna sulle iniziative di pulizia e protezione delle grotte in Europa dagli anni 60 ad oggi. Lo studio, realizzato con Francesco Maurano della SSI, Sarah Linders speleologa attivista Belga e Barbel Wogel presidente della Società Speleologica Tedesca e membro della commissione di protezione delle grotte della Federazione Speleologica Europe FSE, si inserisce nel progetto di un movimento europeo per la creazione di una piattaforma comune per le azioni di pulizia e una raccolta dati sullo stato di conservazione delle grotte e il Karst in Europa;

A completamento delle sessioni scientifiche, i partecipanti hanno avuto occasione di conoscere alcuni significativi brani del territorio siciliano con la partecipazione alle escursioni comprese nel nutrito programma di attività. spaziati dalle realtà di archeologia industriale delle Miniere di asfalto della Tabuna e delle Latomie di Ragusa, simboli di una indiscussa storia geomineraria della Sicilia, per poi immergersi nei suggestivi contesti carsici e paesaggistici della Riserva Naturale di Pantalica e dell’Anapo (Patrimonio Unesco), della Grotta Monello (Riserva Naturale), della Grotta Chiusazza, degli affioramenti di gesso selenitico lungo la fascia costiera di Siculiana e di Scala dei Turchi con visita al Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Infine, un trekking sulle vette del Monte Etna, ha coronato il suggestivo tour.

La Conferenza è stata organizzata in modo eccellente dal CIRS – Centro Ibleo di Ricerche Speleo-Idrogeologiche di Ragusa, con il patrocinio dell’Unesco Chair on Karst Education, della Karst Commision dell’International Union of Hydrogeologists, del Comune di Ragusa, e in co-partecipazione con l’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, del Consorzio Comunale di Ragusa e del Polo Regionale Museale per i siti culturali di Ragusa e di diverse Università, italiane e straniere.

Man and Karst 2019, è stata di sicuro una opportunità per dare un contributo alla valorizzazione e alla salvaguardia del paesaggio carsico con il suo ecosistema e le risorse storico-antropologiche nel loro insieme, ma anche come funzionale e ottimale stimolo allo sviluppo della ricerca scientifica, applicata anche alla speleologia e non ristretta a pochi utenti, ma messa al servizio  e a beneficio dell’intera collettività.

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