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Progetto Abyss – richiesta di collaborazione

2022-2024

SSI patrocina il progetto di ricerca dal titolo ABySS. ABiotic data for Subterranean Systems promosso da Ilaria Vaccarelli, dottoranda in Biologia delle Acque Sotterranee presso il Laboratorio di Stigobiologia dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Invitiamo i Gruppi e Soci a partecipare al progetto di monitoraggio.

Il progetto di ricerca è finalizzato allo studio delle pressioni di origine naturale ed antropica che minacciano i complessi sistemi delle acque sotterranee e la fauna ad essi associata. Tali ricerche rientrano nel perseguimento di alcuni degli SDG (Sustainable Development Goals – https://sdgs.un.org/goals), in quanto sviluppate nell’ambito del primo Corso di Dottorato Nazionale sullo Sviluppo sostenibile ed il Cambiamento Climatico, cofinanziato dall’Università degli Studi dell’Aquila e dal Ministero della Ricerca (MUR).

Gli ecosistemi delle acque sotterranee, infatti, ospitano una fauna invertebrata endemica funzionalmente unica e di notevole pregio conservazionistico. Tuttavia, nonostante il valore intrinseco della fauna acquatica ipogea specializzata (detta stigofauna), ad oggi gli strumenti di conservazione e gestione risultano carenti, rendendo complessa l’attuazione di piani di conservazione efficaci per gran parte degli ecosistemi delle acque sotterranee.

L’ambiziosità del progetto è direttamente proporzionale all’importanza ed alla necessità di conservare le falde acquifere e gli organismi animali, spesso invisibili all’occhio umano, che vi risiedono stabilmente.

Viene quindi richiesto un coinvolgimento da parte del composito mondo speleologico, attraverso la proposta di una collaborazione nella raccolta/condivisione di dati ambientali (principalmente temperatura dell’acqua, portata, pH) misurati in situ, e quindi all’interno di diversi ambienti ipogei, sia nella zona satura (falda) che in quella insatura (vaschette, laghi e/o corsi d’acqua intermittenti in grotta).

Le ragioni della presente richiesta si fondano sulla necessità di comprendere in maniera olistica il sistema sotterraneo acquatico in tutta la sua complessità, nonché la messa a punto di modelli previsionali più robusti possibili che possano supportare una corretta conservazione di tali ambienti. Infatti, a causa delle difficoltà di accesso e campionamento delle grotte – ambiente da noi selezionato -, lo studio dei sistemi sotterranei è ostacolato dalla mancanza di informazioni che ci consentano di correlare i cambiamenti dei parametri ambientali (in primis, la temperatura dell’acqua) e la risposta della fauna di questi mondi sommersi.

Un ottimo compromesso potrebbe quindi essere rappresentato dall’utilizzo di dati a breve (1 o più anni), medio (10 anni) o lungo (> 10 anni) termine, raccolti all’interno di grotte, di qualunque tipologia, nelle quali siano presenti stazioni di monitoraggio. Questi dati potranno essere confrontati con i valori di temperatura esterna per calibrare i modelli previsionali che vorrei sviluppare. L’utilizzo di informazioni derivanti da data-logger garantirebbe un’opportunità unica per comprendere l’ambiente fisico delle grotte e fornire informazioni più dettagliate sulla risposta biologica della stigofauna soggetta a diverse condizioni ambientali, quali, a mero titolo di esempio, gli eventi climatici estremi, l’uso del suolo, la domanda idrica.

Al progetto, per quanto riguarda gli aspetti geologici, collabora il Prof. Mario Parise dell’Università degli Studi ‘’Aldo Moro’’ di Bari, che curerà l’analisi dei caratteri geologici e idrogeologici.

La validità di questo approccio sarà testata, valutata e standardizzata attraverso il supporto di metodi analitici di Deep learning e, per la componente faunistica, della modellistica ecologica. Il fine ultimo sarà dunque quello di accrescere la conoscenza degli ambienti sotterranei e di definire strumenti di conservazione adeguati, favorendo, di conseguenza, benefici economici e sociali.

L’utilizzo delle grotte come fonte di dati risulterebbe coerente con il concetto della fruizione sostenibile delle risorse sotterranee, preziose finestre d’accesso per rilevare e monitorare le pressioni antropiche che agiscono sia a livello superficiale che sotterraneo.

Di seguito il link per l’accesso al modulo digitale che potranno utilizzare tutti gli interessati a partecipare al progetto. L’obiettivo principale sarà quello di mappare e registrare tutti i siti monitorati in Italia per richiedere direttamente la condivisione dei dati a fini scientifici, conservazionistici e gestionali. Nel caso i dati siano utilizzati in qualsiasi forma pubblica, si richiederà espressa autorizzazione formale ai possessori dei dati stessi. Sarà questa, infatti, una occasione unica per auspicabili collaborazioni future tra tutti gli interessati.

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVHyCNTN6sTnhXrmjvSL2uuQTiEv7_NYmL0rGt2z8YIYmMWQ/formResponse

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