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Progetto di ricerca speleologica della SSI “Influenza delle maree sul sistema carsico del Bue Marino”

 

Il Bue Marino è il sistema carsico sommerso più esteso sinora esplorato del bacino del Mediterraneo ed è riconosciuto uno dei più importanti hot-spot di biodiversità di fauna sotterranea al mondo, come confermato dagli esiti delle ricerche presentate nell’ambito del Seminario nazionale “monitoraggi ambientali in grotte naturali” tenutosi a Cala Gonone (NU) dal 29 ottobre al 1 novembre dello scorso anno, cui ha fornito fondamentale supporto il Parco Naturale Regionale Tepilora-Area MAB Unesco.

L’unicità dell’articolato mosaico ecosistemico di questo immenso complesso carsico necessita di un approccio interdisciplinare nello studio dell’ecologia e del clima sotterraneo di habitat terrestri e acquatici, questi ultimi di acque carsiche dolci, acque marine e aree di transizione a carattere anchialino.

Il progetto di ricerca speleologica, avviatosi a fine aprile 2023, svolgerà quindi una analisi comparata dei dati di monitoraggio chimico-fisici e biospeleologico-ecosistemici in particolare delle aree di transizione, con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulla estensione in sotterraneo delle influenze indotte dalle variazioni di marea e le interazioni di queste con la biodiversità che caratterizzano il sistema carsico.

Saranno allestite nei tre rami sommersi in cui si sviluppa la grotta stazioni di monitoraggio chimico-fisico con sensori di acquisizione in automatico per la misura delle variazioni di livello idrico, temperatura e conducibilità elettrica. Oltre a questi verrann utilizzati termometri e igrometri ad alta risoluzione nelle porzioni asciutte per indagare gli effetti di pistonaggio delle masse d’aria connessi alle stesse variazioni di marea. Potrebbero essere le maree, infatti, il vero motore termico delle parti aeree terminali del sistema.

I dati chimico-fisici saranno implementati con quelli provenienti da un approfondimento del monitoraggio biologico e ecosistemico che si ipotizza possa consentire di individuare estensione, composizione e dinamica dell’habitat di natura anchialina e, perché no, aggiungere ulteriori specie sotterranee a quelle finora conosciute.

Il progetto gode del Patrocinio del Comune di Dorgali ed è svolto in collaborazione con Nuovo Consorzio Trasporti Marittimi di Cala Gonone.

Nella foto di Maria Grazia Fronteddu, l’installazione di un termoigrometro datalogger

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