15 giugno e 6 settembre 2018, Parco dello Storga, Treviso
La SSI patrocina gli eventi orgnaizzati dal Gruppo Grotte Treviso per l’edizione 2018 di RetEventi, presso il Centro di Documentazione Speleologica “Francesco Dal Cin”, Via Cal di Breda 132/III, Parco dello Storga, Treviso.
Venerdì 15 giugno 2018, ore 21.30 La Signora apparve alla grotta
di e con Massimo (Max) Goldoni e Giampaolo Zaniboni, accompagnamento musicale di Letizia Tassi.
Racconto spettacolare di apparizioni, grotte, dipinti e statue da giardino. Parole e immagini di un viaggio tra la visionarietà dell’arte e l’immaginario trash.
Tutto è giocato intennini brillanti e ironici, sempre evitando di urtare sensibilità. Di certo, dopo le visioni di Lourdes, nell’immaginario popolare la grotta e la Madonna sono qualcosa di quasi inscindibile. La Grotta è la Casa della Madonna, è soglia tra luce e buio. È desiderio e paura.
Chi oltrepassa la soglia è naturalmente pazzo. li racconto, in fonna di spettacolo, gioca sull’immaginario che pennea le grotte. Un immaginario che riguarda anche gli speleologi, che superano la soglia. Le immagini sono assemblate per l’evento, ma sono il frutto di una ricerca durata molti anni e che ha portato a pregevoli pubblicazioni. Inoltre, è affascinante come l’iconografia sia stata trasportata nella cultura pop, quasi alla soglia del trash.
Giovedì 6 settembre 2018, ore 21.30
Il Complesso dei Piani Eterni. Trent’anni di esplorazioni e scoperte, a cura di Giovanni Ferrarese
Il complesso carsico dei Piani Eterni, situato all’interno del pareo nazionale delle Dolomiti Bellunesi è attualmente la cavità più profonda ed una delle più estese del Veneto. 1 suoi vari ingressi si aprono all’interno della riserva integrale dei “Piani Eterni” nel massiccio montuoso di Erera-Brendol, a circa 1900 m di quota e i quasi 40 Km di gallerie e pozzi esplorati in trent’anni di attività speleologica si spingono per oltre mille metri di profondità all’interno del massiccio calcareo.
La documentazione, la ricerca scientifica e l’esplorazione della cavità, che richiede ormai permanenze in grotta di più giorni, continuano ad opera di speleologi di vari gruppi e di varia provenienza con il fondamentale supporto dell’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dei Carabinieri Forestali.
Il meraviglioso ambiente esterno e le enormi possibilità esplorative rendono questo complesso carsico, anche a oltre trent’anni dalla sua scoperta, estremamente interessante e molti sono i misteri ancora da svelare, tra cui il percorso dei vari corsi d’acqua sotterranei che defluiscono,per percorsi ancora in gran parte sconosciuti nelle imponenti risorgenze della valle del Mis e della Val Canzoi.